Localizzare uno smartphone senza il consenso del proprietario non è cosa facile, tantomeno lecita.
È piuttosto semplice, infatti, incorrere nei reati di stalking, accesso abusivo a sistema informatico o interferenze illecite nella vita privata.
C’è da andarci cauti.
Ecco che, laddove vi sia la necessità di monitorare segretamente un individuo, assoldare un investigatore privato diventa la scelta più logica, poiché a tali figure il Prefetto consente di operare secondo modalità che sono proibite a chi è sprovvisto di licenza investigativa.
Da pedinamenti a vista con più agenti coinvolti, a tecnologia satellitare installabile su uno o più veicoli, sino all’utilizzo di droni da ricognizione; le risorse a disposizione di un detective sono molteplici e all’avanguardia.
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Ma ora, bando alle ciance.
Geolocalizzazione Senza Consenso
Anzitutto, è possibile localizzare un telefono conoscendone il numero?
No, a meno che tu non possieda gli strumenti e le conoscenze adatte al rintraccio delle comunicazioni sulla base degli agganci alle torri telefoniche.
In ogni caso, otterresti un raggio d’azione all’interno del quale si colloca l’individuo monitorato, non la posizione precisa.
Tralasciando quest’ultima opzione, vi sono sostanzialmente due modi per conoscere esattamente il posizionamento dello smartphone di un soggetto: l’installazione di programmi spia o l’utilizzo delle applicazioni integrate di geolocalizzazione.
Oggi discuteremo brevemente delle app di geolocalizzazione.
Applicazioni di Geolocalizzazione
Esse variano a seconda che il sistema operativo sia iOS o Android.
Che si tratti di ‘Trova il mio iPhone’ di iOS o ‘Trova il mio dispositivo’ per Android, il principio rimane il medesimo.
È infatti necessario conoscere le credenziali Apple o Google associate per poter procedere con la localizzazione del dispositivo senza il consenso del proprietario.
Non solo.
Tali sistemi sono stati programmati per avvisare il proprietario dell’account con un messaggio di posta elettronica o notifica push ad avvenuta geolocalizzazione.
Ecco che, per rintracciare segretamente un soggetto, si rende inoltre necessario bypassare tali avvisi.
Tutto ciò non è impossibile se l’individuo che si desideri monitorare è il partner, un figlio o comunque un parente stretto.
Ad esempio, considerata la popolarità odierna dei sistemi di password management quali Keychain o Chrome Password Manager, è molto probabile che il soggetto da monitorare si serva di tali sistemi per il salvataggio e la conversazione delle proprie credenziali d’accesso.
Tali softwares di gestione password sono tanto popolari quanto vulnerabili.
Su iPhone, ad esempio, basta conoscere la password di sblocco schermo di un individuo per poter accedere liberamente al gestionale Keychain sotto ‘Impostazioni’ e ‘Passwords’ direttamente dal suo dispositivo in pochissimi secondi.
Lo stesso vale per Chrome Password Manager.
Allo stesso modo, avendo accesso per pochi istanti al dispositivo o all’indirizzo email della persona da monitorare, è possibile prevenire l’invio delle notifiche di avvenuta geolocalizzazione.
Per istruzioni precise su come accedere ai gestionali di passwords e disabilitare le notifiche di avviso, dai un’occhiata al capitolo 7 della nostra guida.